Spirulina italiana made Italy biologica

Italians do it better

Cos’hanno in comune la mozzarella di bufala campana, il prosecco veneto, il pesto genovese, il pomodoro San Marzano oltre al fatto di attirare i golosi? Sono tutte eccellenze italiane la cui qualità è data proprio dalla loro origine italiana. A riprova di ciò si può notare che questi alimenti sono spesso copiati da molti produttori esteri che non sono però in grado di garantire nemmeno lontanamente la qualità dell’originale.

In tutto questo, però, cosa c’entra la spirulina? Non si sta parlando infatti di una forma di parmigiano ma di un’alga; quindi, per quale motivo si dovrebbe preferire un’alga coltivata in Italia piuttosto che un’alga prodotta in un qualsiasi altro paese del mondo?

Per rispondere a questa domanda bisognerebbe prima porsene un’altra: quali sono le caratteristiche di un alimento di qualità? È evidente che la risposta dipende da molti fattori. Uno dei più rilevanti tra essi è costituito dal grado di rigidità della legislazione alimentare del paese in cui l’alimento viene prodotto. Molti alimenti italiani sono di qualità proprio perché in Italia esistono regolamenti rigidi a tutela dei consumatori che rendono tali alimenti più sicuri rispetto alla loro controparte straniera. Un regolamento rigido si traduce, infatti, in materie prime meno contaminate e in ambienti di produzione/coltivazione più controllati.

Nei paesi europei e soprattutto in Italia, gli standard di sicurezza e di qualità in campo alimentare sono indubbiamente migliori rispetto ai paesi asiatici o rispetto agli USA. La maggior parte della spirulina proveniente da questi paesi (come la Cina, L’india o gli USA) viene coltivata in grandi vasche a cielo aperto, il che rende molto più difficile il controllo dell’ambiente di crescita e la sottrazione da contaminazioni di vario tipo (chimiche e biologiche), ed essiccata in tempi lunghi direttamente al sole, minimizzando così il contenuto vitamine all’interno dell’alga (danneggiate da temperature e umidità inadeguate). Questo modus operandi permette di abbattere i costi di produzione e quindi di immettere sul mercato un prodotto avente un prezzo più vantaggioso.

Il consumo di una spirulina coltivata in questo modo può essere, tuttavia, pericoloso: un ambiente di coltivazione inadeguato provoca un aumento della concentrazione di cianotossine e di metalli pesanti presenti nell’alga. Le prime hanno un impatto negativo sul sistema nervoso e sul fegato, mentre i secondi provocano l’aumento dello stress ossidativo all’interno dell’organismo.

Al di là di queste considerazioni, è possibile distinguere visivamente una spirulina di buona qualità da una scadente. Generalmente, il colore giallo è associato ad una qualità inferiore: la maggior parte della spirulina il cui colore è tendente al giallo può contenere anche il 15\% di proteine in meno}. Ciò è spesso sintomo di una contaminazione da metalli pesanti come il piombo, il quale è anche responsabile della frammentazione dei filamenti e della riduzione del numero di spirali della spirulina.

Una spirulina di qualità, invece, può essere immediatamente riconosciuta per il suo colore verde scuro, il che indica buoni livelli di ficocianina e di clorofilla.

 

Spirulina Leonida è un alimento 100% italiano ed è prodotta all’interno di fotobioreattori, particolari tubolari chiusi che permettono di controllare facilmente l’ambiente al loro interno e di evitare le pericolose contaminazioni di cui si è precedentemente parlato. Essa presenta un colore verde scuro e il suo contenuto di proteine è il 70% del peso secco, tra i maggiori sul mercato.

 

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FONTI

-Meenakshi Choudhary, Umesh Kumar Jetley, Mohammed Abash Khan, Sunaina Zutshi, and Tasneem Fatma. Effect of heavy metal stress on proline, malondialdehyde, and superoxide dismutase activity in the cyanobacterium spirulina platensis-s5. Ecotoxicology and Environmental Safety, Volume 66, Issue 2:204–209, 2007

-Silke Grosshagauer, Klaus Kraemer, and Veronika Somoza. The true value of spirulina. Journal of agricultural and food chemistry, 68(14):4109–4115, 2020

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